Incontro sulle migrazioni in America Latina.
Le migrazioni nel mondo e in particolare in America Latina. È il tema sul quale è intervenuto padre Fabio Biaggio, sottosegretario del Dipartimento per lo Sviluppo Umano Integrale, davanti a una platea di diplomatici e giornalisti.
Il numero tre del Dicastero vaticano che si occupa anche di migranti e rifugiati, ha presentato i dati delle Nazioni Unite e di altri organismi internazionali sull’entità del problema.
I principali dati delle entità internazionali presentati sono stati:
Migranti internazionali nel mondo nel 2020 (dati UNDESA 2020) 281 milioni. I migranti internazionali in America Latina nel 2020 erano 43 milioni con un’età media di 30 anni.
I richiedenti asilo (dati UNHCR 2022) nel mondo nel 2021 sono stati 27 milioni. Per le Americhe nel 2021 sono stati circa 5,1 milioni, di cui 4,4 milioni venezuelani.
Vittime della tratta di esseri umani/schiavitù moderna (dati ILO 2022). Persone in schiavitù moderna nel 2021 sono stati quasi 50 milioni. Di questi, 6,3 milioni sono vittime di sfruttamento sessuale, di cui 1,7 milioni sono ragazzi e ragazze.
Nelle Americhe ci sono 5 milioni di persone in condizione di schiavitù moderna, 3,5 milioni di vittime di lavori forzati e 1,5 milioni di vittime di matrimoni forzati.
D’altra parte, padre Biaggio ha evidenziato lo sforzo compiuto dalla Chiesa nei vari Paesi, senza dimenticare le istituzioni o gli ordini religiosi, tra cui Comboniani, Salesiani e tante altre istituzioni create per aiutare e integrare i migranti.
Durante la colazione di lavoro organizzata da Mediatrends America, padre Biaggio ha indicato un provvedimento semplice, ma di enorme importanza per l’integrazione dei migranti: che le università dei diversi paesi inizino a stipulare accordi di mutuo riconoscimento dei titoli professionali, un passaggio che favorirebbe la qualificazione professionale in altri paesi.
Durante la colazione di lavoro a Palazzo San Calisto a Roma, presso la sede della Fondazione di Promozione Sociale (principale partner del Forum) i diplomatici hanno elogiato questi incontri per essere un’interessante occasione di dialogo.